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COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI

SCHEMA:

alimento tal quale
                         ↘
sostanza secca S.S.%           umidità %H2O
↙                      ↘                                   
  sostanza inorganica(minerali)                               sostanza organica                                              
↙                ↘                             ↙           ↘                               
ceneri C.G.           non essenziali              sostanze ternarie       proteine grezze P.G.                         
                       ↙            ↘                       
                                    carboidrati             estratto etereo o lipidi grezzi L.G. 
                         ↙           ↘                                                
                                  strutturali               non strutturali                                                               
                                 (contenuti nella        (contenuti nel citoplasma)                                                  
                                    parete cellulare)                                                                                                  
                   ↓                                estratti inazotati                                               
fibra grezza F.G.                     ↙                    ↘                               
↙           ↓                  ↘          zuccheri              amido                              
 cellulosa      emicellulosa       lignina                                                                                    

umidità/acqua %H2O  si determina facendo la differenza tra il peso iniziale e quello finale, dopo l'essicazione per 4 ore a 103-104 °C. Maggiore è la percentuale e minore sarà la conservabilità dell'alimento.
sostanza secca S.S.%   si determina facendo: 100-%acqua= %S.S.
ceneri C.G. sono gli elementi minerali (macro e micro). sono determinati dopo una combustione in "muffola" di un campione di alimento a 550°C per circa 3 ore.
estratto etereo o lipidi grezzi L.G. stimati trmite una estrazione dei composti solubili in etere.
 proteine grezze P.G.  si rivela la quantità di azoto presente nel campione prelevato e si moltiplica per 6,25, cioè il rapporto stechiometrico con cui l'azoto è presente nelle proteine. Non è una determinazione precisa in quanto l'azoto non è presente esclusivamente nelle proteine.
le proteine sono sostanze quaternarie, cioè costituite da 4 componenti: C,O,H,N. Sono composte da amminoacidi ed hanno funzione: plastica, cioè hanno funzione strutturale(formano tessuti, enzimi ed ormoni) e funzione catalitica, gli enzimi sono delle proteine e hanno delle funzioni catalitiche.
Le proteine sono molto importanti perchè determinano la produttività, maggiore è il loro apporto e maggiore sarà la massa muscolare, la produzione di latte, di lana e migliore sarà la caseificazione.
gli amminoacidi da cui le proteine sono composte possono essere: essenziali e non essenziali.
NON ESSENZIALI: prodotti dall'organismo e non devono essere introdotti con l'alimentazione.
ESSENZIALI: sono indispensabili per l'organismo e soprattutto nei non ruminanti devono essere introdotti con l'alimentazione. I ruminanti li producono nel rumine e si chiamano amminoacidi limitanti (lisina, metiolina, triptofano).
Le fonti proteiche sono:
  • leguminose, soprattutto la granella;
  • farine di carne, ormai vietata la somministrazione dopo l'episodio della mucca pazza;
  • farine di pesce 
COME VENGONO DIGERITE DAI NON RUMINANTI-MONOGASTRICI
In bocca non ci sono enzimi proteolitici quindi non c'è digestione. L'alimento masticato passa il cardias ed entra nello stomaco (pH scende fino a 2) dove le ghiandole secernono il succo gastrico, che possiede enzimi proteolitici, la pepsina, i quali vengono attivati dall'acido cloridrico presente nello stomaco. le proteine vengono idrolizzate dalla pepsina in parti più piccole chiamati peptidi o peptoni. le proteine non attaccate dalla pepsina e i peptidi, passano il piloro ed entrano nel duodeno, dove viene riversato il succo pancreatico ricco di enzimi, tra cui la tripsina. dopo il duodeno vi sono delle ghiandole intestinali che secernono il succo enterico, contenente anche la tripsina che continua a scindere le proteine ed i peptidi in di/tri-peptidi. quest'ultimi vengono assorbiti dai villi intestinali nei quali vengono ulteriormente scissi in amminoacidi, che entrano poi nel circolo sanguigno.
COME VENGONO DIGERITE LE PROTEINE DAI RUMINANTI
Nel rumine ci sono i batteri proteolitici, che attaccano le proteine idrolizzandole in amminoacidi e in ammoniaca. questi prodotti vengono riutilizzati dai batteri per sintetizzare le proteine proteiche che servono a loro, sconvolgendo la mappa amminoacidica.
una parte dell'ammoniaca però va nel fegato e parte va a formare la saliva, sotto forma di urea.
Nel rumine sono inoltre presenti i protozoi infusori che si nutrono dei batteri.
Nell'abomaso arrivano tutti i microrganismi e la lisozima presente ha la funzione di lisare le cellule microbiche, di conseguenza le proteine vengono ricavate dai cadaveri dei batteri e dei protozoi. allo stesso tempo è anche presente la pepsina che scinde le proteine le proteine.
60-70% delle proteine giornaliere che mangia un ruminante sono di origine microbica.
sono inoltre presenti delle particolari proteine, chiamate proteine by-pass e sono quelle che passano dal rumine senza essere attaccate ed arrivano intatte nell'abomaso.
 estratti inazotati     si determina tramite sottrazione: 100- (%H2O+%SS+LG+PG+FG+CG)
COME VENGO DIGERITI NEI NON RUMINANTI (es. suini, esseri umani) 
Nei suddetti animali vengono digeriti sono i carboidrati non strutturali.
La digestione inizia con la saliva, che contiene la ptialina, enzima che attacca gli amidi crudi e cotti.
poi nell'intestino tenue, vi sono gli enzimi amidolitici del pancreas, contenuti nel secreto pancratico riversano nel duodeno. gli amidi ormai attaccati dagli enzimi del pancreas e delle ghiandole intestinali vengono assorbiti dai villi intestinali.
fibra grezza F.G. può essere determinata tramite il metodo Weende o tramite il metodo Van Soeast.
Il metodo Weende: si tratta il campione con soluzioni bollenti di acido solforico. Questo metodo però non è molto precisa in quanto oltre ad eliminare il citoplasma, porta via anche una parte della parete cellulare, quindi da questa analisi si determina lignina e parte della cellulosa ed il valore è inferiore alla quantità di fibra vera e propria propria. viene utilizzata per le vacche non Blap (bovine da latte ad alta produttività)
Il metodo Van Soeast: è un metodo molto più preciso che ci consente di determinare tre valori. il campione viene trattato con un detergente neutro che porta via citoplasma, carboidrati non strutturali, lasciando Cellulosa, Emicellulosa e Lignina. si ottiene NDF, fibra neutro detersa.
quest'ultima viene poi trattata con un detergente acido che porta via l'emicellulosa e si ottiene l'ADF, fibra acido detersa, cioè cellulosa e lignina.
In fine l'ADF viene trattata con acido solforico al 72% e si ricava l'ADL, lignina acido detersa.
COME VIENE DIGERITA NEI RUMINANTI
La fribra grezza viene attaccata nel rumine dai batteri cellulosolitici presenti, che la trasformano in 3 acidi grassi volatili AGV, cioe l'acido propionico (precursore del grasso di marezzatura), acido acetico (è il precursore del grasso nel latte) e acido butirrico. inoltre vengono prodotti per scarto CO2(anidride carbonica) e CH4(metano), espulsi per eruttazione.

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